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Il vaccino del morbillo contiene linee cellulari fetali.”Non lo sapevi? Magari le tue scelte sono diventate da poco anche vegane, per non dare sofferenza e morte atroce ad animali, ma non conoscevi questo particolare significativo per la tua salute e per la tua moralità. Perché dovrebbe riguardare la tua salute o quella di tuo nipote? Ti consigliamo di leggere attentamente questo articolo https://www.corvelva.it/malattie-vaccini/facciamo-il-punto/linee-cellulari-fetali-per-la-produzione-di-vaccini.html Staff C.Li.Va. Toscana t.me/clivatoscana Condividete il post anche su Facebook e Twitter (X)
"Immunità naturale? Non serve il vaccino, testa gli anticorpi"Dopo la legge Lorenzin 119/2017 i pediatri italiani escludono a priori che un bambino possa avere anticorpi per una o più malattie per le quali è prevista la vaccinazione obbligatoria (o raccomandata). Ma perché è così importante? Citiamo da un articolo scientifico del 2020 pubblicato su Oxford Academic: 1) la protezione vaccinale contro le varianti del morbillo è dubbia: “i genotipi B3 e D8 che stanno circolando adesso non sono ben neutralizzati dagli anticorpi del vaccino (genotipo A)” 2) i soggetti che dovevano essere immunizzati con 2 dosi di vaccini, sono comunque risultati positivi alla malattia successivamente: "11% dei casi di morbillo in California sono stati registrati su soggetti che avevano ricevuto 2 dosi di vaccino" 3) Questo conferma che solo l'immunità naturale dona una protezione completa al morbillo. Perché esporre al rischio di una reazione avversa un minore già immunizzato in modo permanente? 4) Ancora più assurdo è il fatto che in Italia un minore immunizzato solo per il morbillo, debba essere sottoposto comunque al vaccino tetravalente (morbillo, rosolia, varicella e parotite), dato che in Italia non esistono forniture monovalenti per tutte le malattie obbligatorie. 5) In questo caso quindi il rapporto rischio - beneficio sarebbe totalmente a svantaggio del minore. 6) Il danno erariale di spreco di soldi di prevenzione inutile e dannosa è palese. Ingiustizie che la legge 119 ancora oggi prevede e che nessuno ha mai voluto eliminare dall'entrata in vigore. Staff C.Li.Va. Toscana t.me/clivatoscana
La segnalazione di un evento avverso è un DIRITTO di tutti i cittadini ma soprattutto un DOVERE da parte degli operatori sanitari che, ogni giorno, somministrano le dosi di vaccino sia obbligatorie che facoltative.Molto spesso viene dimenticato dagli operatori sanitari di INFORMARE che esiste un'apposita piattaforma di segnalazione di sospetta reazione avversa sul sito AIFA nella quale sia i cittadini che gli stessi operatori sanitari DEVONO indicare nei giorni successivi al vaccino qualsiasi reazione avversa abbiano riscontrato. Ricordate che anche se la vaccinazione anti influenzale non è obbligatoria le reazioni avverse (transitorie e non transitorie) purtroppo esistono e sono risarcibili per effetto della legge 210/1992. Lo ha stabilito la corte di cassazione nel 2023 ribaltando una sentenza precedente risarcendo "i familiari della persona morta, per una encefalo mielite, dopo aver fatto il vaccino antinfluenzale" I giudici infatti hanno stabilito che i parenti avevano "diritto all’indennizzo anche se il loro congiunto non rientrava tra i soggetti per i quali la somministrazione era raccomandata" Le reazioni avverse purtroppo esistono ed è compito di tutti segnalare ogni reazione avversa per avere dati più attendibili in futuro. Trovate il calenDiario informato di Febbraio sul nostro sito con i link per approfondire gli argomenti di questo mese Staff C.Li.Va. Toscana t.me/clivatoscana
"E' sicuro? E' efficace? Mi serve? Cosa rischio?"Queste domande che trovate ogni mese nel CalenDiario informato Cliva Toscana sono a nostro modo di vedere le prime domande che ogni persona dovrebbe farsi prima di decidere se accettare o meno una vaccinazione. Per ognuna delle vaccinazioni (obbligatorie o raccomandate che siano) questi interrogativi offrono infatti molti spunti di riflessione, e dovrebbero costituire i punti fondamentali di confronto fra medico e paziente nel rispetto dei ruoli ma anche del consenso informato. Nel caso della vaccinazione anti influenzale abbiamo parlato nelle settimane precedenti di efficacia e di necessità di vaccinare persone che hanno già sviluppato anticorpi in maniera naturale. Oggi approfondiamo il tema della sicurezza, segnalando uno degli effetti avversi più comuni legati alla vaccinazione anti influenzale: la sindrome di Guillain-Barré. Come sempre forniamo link a studi o dati ufficiali, perché le informazioni sui rischi dei vaccini sono scritte sia nella letteratura scientifica che nei dati ufficiali, il problema è che manca la trasparenza nell'andare a rendere disponibili facilmente per tutti questi dati. Immaginate se entrando dal vostro medico di base, che vi consiglia la vaccinazione anti influenzale, fosse appeso nella bacheca dello studio questo articolo riportato sul portale ufficiale della farmaco vigilanza i cui si dice che "il vaccino per la pandemia influenzale del 2009 ha aumentato i casi di sindrome di Guillain-Barré".
Alla vaccinazione si associava un incremento del rischio di sindrome di Guillain Barré (rapporto dei tassi di incidenza: 2,35, limiti di confidenza al 95% da 1,42 a 4,01, p=0,0003) che si traduceva in circa 1,6 casi in eccesso di sindrome di Guillain Barré per milione di soggetti vaccinati.O ancora un articolo dell'osservatorio malattie rare in cui si dice che:
"il vaccino H1N1 aumenta il rischio, ma solo negli over 50 [...] La Sindrome di Guillain-Barrè (GBS), rara malattia autoimmune, sembra essere associata con la somministrazione del vaccino per l’influenza ‘suina’ H1N1. Le conferme arrivano da uno studio canadese che ha monitorato la somministrazione del vaccino durante i mesi invernali del 2009."Voi avete mai letto questi articoli e avuto un confronto con il vostro medico su questi temi? Trovate il calenDiario informato di Febbraio sul nostro sito con i link per approfondire gli argomenti di questo mese Staff C.Li.Va. Toscana t.me/clivatoscana