Il materialismo della Modernità ha tagliato fuori metà del mondo, la metà più importante e migliore. In tal modo, tutto è stato spiegato solo dall'esterno, in maniera meccanica, corporea, atomistica. Dio, spirito, anima sono stati cancellati e ridicolizzati. Queste sono le origini della cultura abolizionista, la quale ha cancellato, naturalmente, angeli e diavoli.
Di questa metà del mondo tagliata, rifiutata e cancellata, rimanevano solo vaghe tracce fatte di nevrosi, isterismi gratuiti e "voci nella testa". Il vasto mondo interiore dell'anima, il regno di Dio dentro di noi, le origini del pensiero, tutto questo è stato interpretato come riflessi della realtà corporea esterna, stimolo-risposta, o la scatola nera del comportamentismo, l'eccitazione delle sinapsi cerebrali, un programma algoritmico alienato e alienante (da cui anche la IA).
Ci siamo spinti irreversibilmente lungo questa strada dell'esternalismo e ci siamo ritrovati proprio nella penombra esterna non accorgendoci di come il nostro mondo interiore (ce n'è uno) sia stato conquistato dai demoni, alla cui esistenza ci rifiutiamo di credere. Loro ne hanno approfittato, anche perché il luogo sacro interiore non è mai vuoto. Solo il postmodernismo e il realismo speculativo, come finale della Modernità, hanno riconosciuto apertamente che non c'è Dio, ma c'è un diavolo, un “qualcosa” dall'altra parte della materia, uno strano attrattore, un polo di terrore assoluto. Questi si manifesterà sempre più spesso, sia sotto forma di voci nella nostra testa, di messaggi internet di persone inesistenti, di istruzioni in arrivo all’improvviso e di origine incerta.
Poiché oggigiorno non crediamo nei mondi spirituali, siamo completamente indifesi contro la loro invasione sovrana.
Aleksandr Dugin
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