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Resettare il metabolismo: le 3 regole della nutrizionista
Bastano 3 domande per riconoscere i cibi i sani. La dottoressa Mindy Pels ci svela i trucchi per una spesa che garantisca la linea, la salute e la massima energia
Resettare il proprio metabolismo è possibile e la dottoressa Mindy Pelz - esperta in nutrizione e in medicina. Il principio di fondo, che vale per tutti - donne e uomini e a qualunque età -, è che bisognerebbe introdurre nel corpo solo ciò che gli è utile, evitando quello che lo danneggia. Un concetto semplicissimo che negli ultimi decenni è diventato estremamente complicato, visto che alla mancanza di tempo si somma l’offerta allettante del pasto pronto e l’incredibile diffusione dei cibi ultraprocessati.
Leggere (davvero) bene le etichette
«Gli ingredienti sono importantissimi. Imparate a leggerli. Sempre. Quelli sani (per esempio i grassi buoni, le verdure e la frutta biologiche, le carni e i latticini derivati da animali allevati solo a fieno ed erba) favoriscono la salute del sistema endocrino; mentre gli ingredienti “finti” e chimici alterano l’equilibrio del sistema e favoriscono gli scompensi metabolici».
Per individuare un prodotto sano: se contiene più di cinque ingredienti, non compratelo.
La qualità è fondamentale. Chiedetevi se quelli dichiarati sulla confezione sono normalmente acquistabili in un negozio di generi alimentari. Se non li avete mai sentiti nominare, e non sapreste nemmeno come procurarveli, è quasi certo che siano di origine artificiale e nocivi per la salute».
Come evitare gli ingredienti tossici
E, ancora: «Più il nome di un ingrediente è strano, e più dovreste evitarlo. Ecco qualche esempio di GRAS, una sigla che sta per “sostanze generalmente riconosciute come sicure”, in pratica fino a prova contraria: sorbitolo, fosfati di sodio e alluminio, conservanti BHA (E320) e BHT (E321), nitrati e nitriti. A confondere le carte in tavola ci sono poi alcuni ingredienti che hanno un nome innocuo, ma che possono essere nocivi, come gli aromi naturali.
Gli aromi non hanno alcuna funzione nutrizionale.Un aroma naturale che probabilmente conoscete è il glutammato monosodico, una neurotossina che alcuni studi hanno correlato all’obesità, alle malattie neurodegenerative (come l’Alzheimer) e alle anomalie dell’apparato genitale».
Duecento alimenti diversi ogni mese
«Se volete nutrire il microbiota, dovete diversificare le vostre scelte alimentari perché ogni cibo fornisce un mix unico di nutrienti che vanno ad alimentare batteri diversi. I microrganismi sono esseri viventi e hanno necessità alimentari specifiche.
Un’alimentazione poco variegata di solito non è il frutto di una scelta consapevole.
L’obiettivo è arrivare a duecento alimenti diversi in un mese, che dovrebbero rientrare in una di queste tre categorie: carboidrati complessi, proteine e grassi. I carboidrati semplici e innaturali (come i biscotti, per esempio) non contano. Le spezie invece sì. Qui potete davvero spaziare: più sperimentate nuovi sapori e più il punteggio sale».
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